L’utilizzo esteso della Pietra del Cardoso proveniente dalle cave della località omonima in Versilia per la decorazione dell’ingresso, dei rivestimenti interni del Foyer e delle Sale del Teatro Carlo Felice a Genova si può inquadrare in un periodo (circa 30-35 anni fa) in cui l’arenaria metamorfica grigia, tipica delle Alpi Apuane meridionali, ebbe un notevole periodo di sviluppo anche con altri progetti architettonici alcuni dei quali a noi vicini (Palazzina Dirigenziale della Fiera Marmi e Macchine di Carrara, progetto di Angelo Mangiarotti, Palazzine dell’Università Bocconi di Milano) in cui l’equilibrio del monocromatismo dell’arenaria fu molto richiesto anche a livello internazionale. Altri progetti più recenti sono presenti a Londra e presso il basamento del memoriale delle Torri Gemelle e della Freedom Tower a New York.

Il progetto del Nuovo Teatro Carlo Felice di Genova, che inizia negli anni ’80 del secolo scorso, ebbe modo di riscontrare la scelta di importanti architetti, tra i quali il più importante è Aldo Rossi e suoi collaboratori. Secondo le notizie ufficiali della Fondazione del Teatro e del Comune di Genova si ricavano informazioni sull’opera capace di ospitare 2.000 posti a sedere, che si elencano a seguire per tutti gli ambienti dove è presente la Pietra del Cardoso e gli altri materiali. “Costruito sull’area dell’antico Carlo Felice, il nuovo teatro, realizzato da dalla ditta Mario Valle s.p.a. di Arenzano, con il progetto degli architetti Aldo Rossi, Ignazio Gardella, Fabio Reinhart e Angelo Sibilla, recupera un’idea già presente in progetti di Paolo Chessa e di Carlo Scarpa: la creazione di una piazza coperta di 400 mq di superficie, dove il teatro fosse il collegamento ideale tra Galleria Mazzini e piazza De Ferrari. Dall’ingresso del teatro un’ampia scala porta ai guardaroba e, ancora, al primo foyer che ha una superficie di 660 mq ed è arricchito da affreschi e arazzi.

Applicazione della Pietra del Cardoso al Teatro di Genova sul numero di Giugno di VersiliaProduce.