La bioarchitettura è una disciplina che si occupa della progettazione dello sviluppo urbano in armonia con l’ambiente naturale e gli esseri viventi che lo abitano. Il suo obiettivo è creare un habitat sostenibile, salutare e in armonia con la natura, utilizzando principi biologici, ecologici ed energetici nella progettazione e costruzione degli edifici. In questo contesto di tutela dell’ecosistema, il marmo, come materiale naturale, trova la sua collocazione ideale. Pavimenti, rivestimenti, scale, complementi di arredo e persino utilizzi più sofisticati come alleggeriti per navi e yacht possono essere ampiamente e vantaggiosamente utilizzati nei diversi ambiti della bioarchitettura. La pietra naturale, infatti, presenta caratteristiche evidenti in questo senso, essendo un materiale riciclabile che può essere riutilizzato o riciclato al termine della sua vita utile. La sua durabilità la rende una scelta eccellente per applicazioni architettoniche a lungo termine, riducendo la necessità di sostituzioni frequenti e il consumo di risorse. Inoltre, la sua elevata massa termica consente di accumulare calore durante il giorno e rilasciarlo gradualmente durante la notte, contribuendo all’efficienza energetica degli edifici. Dal punto di vista estetico, il marmo è universalmente riconosciuto come un materiale pregiato e attraente, con una tradizione secolare che risale ai tempi dei Romani e si estende fino ai capolavori di Michelangelo. Oggi, tale tradizione è portata avanti dalle aziende del settore lapideo della zona apuo-versiliese, che realizzano progetti in tutto il mondo per rinomati architetti contemporanei. Numerose commesse sono state completate dalle imprese del Consorzio Cosmave, tra cui l’Opera House di Oslo, l’One North Metropolis di Singapore, il Gonda Building presso il Mayo Clinic Campus di Rochester (USA), l‘Adrienne Arsht Center for the Performing Arts di Miami Dade County (USA) e la Moschea di Abu Dhabi. Tutti questi progetti sono stati realizzati secondo elevati standard qualitativi, utilizzando macchinari ad alta tecnologia e applicando rigorose procedure di controllo qualità. Le aziende del settore hanno investito ingenti risorse in tecnologia e controllo della produzione, mantenendo al contempo un impegno costante nel ridurre gli impatti ambientali dell’estrazione e della lavorazione del marmo, rispettando le normative vigenti e collaborando con le comunità locali che dipendono dall’industria del marmo per il loro sostentamento. Inoltre, è stata data grande importanza alla sicurezza dei lavoratori del settore e dell’indotto, implementando azioni, procedure e modus operandi adeguati.